PNNR, occasione irripetibile per guardare con fiducia al futuro.

La pandemia è stata ed è ancora un’esperienza difficile per tutti, ma a fronte di un momento tragico, il PNRR offre la possibilità di guardare con fiducia al futuro avviandosi lungo un percorso di rinnovato sviluppo. Il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza è il documento redatto dal Governo italiano che illustra come il nostro Paese vuole gestire i fondi Next Generation EU. I settori di intervento previsti riguardano sei missioni principali tra cui digitalizzazione, salute e transizione ecologica. Nel documento sono descritti i progetti che l’Italia intende realizzare grazie ai fondi comunitari, delineando la gestione delle risorse e le riforme finalizzate all’attuazione del piano stesso. Il piano si articola su 3 assi principali:

  • Digitalizzazione e innovazione
  • Transizione ecologica
  • Inclusione sociale

Le sei missioni nelle quali sono raggruppati i progetti di investimento sono:

Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Modernizzando la P.A., le infrastrutture di comunicazione e del sistema produttivo, sostiene la transizione digitale del Paese. Si pone come obiettivo la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, migliorando la competitività delle filiere industriali e agevolando l’internazionalizzazione delle imprese. Prevede, inoltre, il rilancio del turismo e della cultura. La missione che prevede un ammontare di risorse pari a 46,3 miliardi mira a una svolta radicale nella Pubblica Amministrazione, promuovendo l'innovazione e la trasformazione digitale attraverso investimenti mirati e riforme strutturali. Gli investimenti interesseranno infrastrutture digitali e cybersicurezza, dati e interoperabilità, cittadinanza digitale, servizi e piattaforme abilitanti per la realizzazione di una PA regolabile, semplice e intelligente. Turismo e cultura rappresentano per l’Italia settori chiave per valore economico e occupazione, ma contribuiscono anche alla promozione dell’uguaglianza e della comprensione interculturale. La partecipazione culturale attiva innesca un pensiero innovativo, favorendo la transizione digitale. L'accesso ai contenuti culturali, favorisce la digitalizzazione e l'acquisizione di competenze digitali, come la realtà aumentata e arricchita, l'Internet of things e l'intelligenza artificiale. Infine, cultura e turismo sostenibile contribuiscono a favorire la transizione verde, promuovendo la diffusione di comportamenti ambientali responsabili e inducendo i cittadini a cambiare le loro abitudini di consumo.

• Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica. Ha come obiettivo la realizzazione della transizione verde ed ecologica della società e dell’economia per rendere il sistema sostenibile garantendone la competitività. Prevede azioni di efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato; iniziative per il contrasto del dissesto idrogeologico, la salvaguardia e la promozione delle biodiversità, e la garanzia della sicurezza e della gestione sostenibile delle risorse idriche. Comprende, inoltre, interventi per l’agricoltura sostenibile e per migliorare la gestione dei rifiuti: programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità sostenibile.

• Missione 3 - Infrastrutture per la mobilità sostenibile. È volta a rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale con particolare attenzione al Mezzogiorno. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti.

Missione 4 - Istruzione e ricerca. Oltre a voler colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative, dell’offerta di servizi di istruzione nel nostro Paese, per tutto il ciclo informativo, prevede l’aumento dell’offerta di posti negli asili nido, favorisce l’accesso all’università, rafforza gli strumenti di orientamento e riforma, il reclutamento e la formazione degli insegnanti. Include un significativo rafforzamento dei sistemi di ricerca e nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico, innalzando il potenziale di crescita. Questa Missione prevede un fondo di quasi 31 miliardi, con l’ambizioso e strategico obiettivo di rafforzare lo sviluppo di un’economia della conoscenza, ad alta intensità di competitività e resilienza. Oltre a potenziare l’offerta di formazione a tutte le età, si vuole rafforzare il rapporto tra Ricerca e Impresa, innalzando il potenziale di crescita del sistema economico aumentando il livello di collaborazione tra la ricerca pubblica e il mondo imprenditoriale.

• Missione 5 - Coesione e inclusione. Investe nelle infrastrutture sociali, rafforza le politiche attive del lavoro e l’imprenditoria femminile. Migliora il sistema di protezione per le situazioni di fragilità socio-economica per le famiglie e per la genitorialità. Promuove lo sport come fattore di inclusione. Un’attenzione specifica è riservata alla coesione territoriale, col rafforzamento delle zone Economiche Speciali e la Strategia Nazionale delle aree interne. Valorizza il Servizio Civile Universale e promuove il ruolo del terzo settore nelle politiche pubbliche.

• Missione 6 - Salute. Si pone l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e l’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio sanitario Nazionale (SSN). Potenzia il Fascicolo Sanitario Elettronico e lo sviluppo della telemedicina. Sostiene le competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario. Promuove la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario. Per la Missione 6 - Salute del PNRR sono stanziati 15,63 miliardi, divisi tra le due componenti:

  1. Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
  2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.

Per questo tema, quanto mai sentito, la strategia generale mira ad allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese; migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche; promuovendo la ricerca e l’innovazione e lo sviluppo di competenze tecnico-professionale, digitale e manageriali del personale.

Nei prossimi cinque anni l’Italia sarà protagonista di una vera e propria rivoluzione anche grazie all’innovazione tecnologica.

La digitalizzazione rappresenta un fattore determinante per questa trasformazione ed enti e imprese dovranno essere pronte a cogliere quest’occasione irripetibile di sviluppo.
Il PNRR convoglierà decine di miliardi verso le imprese e le istituzioni, risorse ingenti basate sul paradigma della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il piano si pone come obiettivo di mitigare l’impatto del Covid-19 sull’economia reale e di rilanciare la produttività e il potenziale di crescita accelerando la rivoluzione digitale nella P.A. e nel sistema produttivo.
La pandemia ha già accelerato il processo di trasformazione digitale con il ricorso al lavoro agile e all’impiego di nuove tecnologie che saranno un punto chiave per l’economia.

Il PNRR è un'opportunità mai vista, ma intercettare le risorse è una sfida che deve trovare pronta la Pubblica amministrazione e le imprese.

Saranno necessarie competenze tecniche, commerciali e manageriali per districarsi tra i diversi bandi e potere accedere ad ogni opportunità.
La P.A. dovrà essere in grado di decidere, digitalizzare e automatizzare la distribuzione delle risorse, prevedendo piani di formazione straordinari, nuove logiche nelle procedure di assunzione, cogliendo le sfide della ripresa economica e diventando anche una valida alleata delle future generazioni.
Un ricorso strutturale alla trasparenza e al digitale permetterà al cittadino/utente di esercitare un controllo effettivo e continuo sulle pratiche che lo riguardano e all’amministratore pubblico di dimostrare giorno per giorno la validità e la correttezza del suo operato.
Perché solo grazie ad una Pubblica Amministrazione efficiente ed efficace il progetto basato su fondi pubblici potrà avere successo.

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