Organizzazione data-driven: quali vantaggi?

I Big Data sono diventati un must per ogni azienda che punta a trasformarsi in una data-driven company.
Questa crescente quantità di informazioni che la trasformazione digitale sta creando è un fenomeno associato all’evoluzione degli usi e delle abitudini delle persone; basti pensare alla mole di dati che viene prodotta dai sensori integrati agli oggetti collegati alla rete (IoT).
La pandemia di Covid-19 ha evidenziato come sia importante valorizzare i dati per essere in grado di prendere decisioni rapide e in continuità al proprio business.
Tuttavia, il dato è poco utile se non trasformato in informazione ed esperienza. Essere un’azienda con una funzionale strategia data-driven è fondamentale per razionalizzare gli investimenti e diventare innovativi.
Secondo il  McKinsey Global Institute, le organizzazioni data-driven presentano diversi vantaggi competitivi:

  • Una probabilità superiore di 23 volte ad acquisire clienti rispetto alle organizzazioni tradizionali.
  • Una capacità maggiore di 6 volte di mantenere i clienti già acquisiti.
  • Una possibilità maggiore di 19 volte di avere profitti.

Come essere un’azienda data-driven?

Diventare un’azienda “guidata dai dati” non è un percorso privo di ostacoli: il ricorso ai dati e alla tecnologia non rende automaticamente più efficiente l’organizzazione, anzi è necessario un cambio di mentalità dei manager e dei dipendenti che con dedizione, competenza e flessibilità mirino a garantire la realizzazione della mission aziendale.
È quindi essenziale sviluppare una “cultura data-driven” che contempli competenze, processi e comportamenti a supporto di analisi e approcci al cambiamento.

  • I dati vanno considerati come elemento fondamentale e vanno condivisi il più possibile tra i diversi ruoli aziendali.
  • L’adozione di una soluzione tecnologica adeguata, scalabile, flessibile e controllabile riveste un ruolo di cruciale importanza nel processo di innovazione e cambiamento.
  • Offrire formazione costante ai propri dipendenti migliora le competenze e il know-how permettendo di massimizzare gli investimenti; inoltre, riveste un ruolo fondamentale anche per definire la valutazione delle singole prestazioni nell’utilizzo dei dati.

Fondare un processo decisionale sul dato, quindi, significa dare una struttura specifica ai dati raccolti per estrapolare informazioni, capirle e farle divenire esperienza.

Molto spesso le organizzazioni non hanno la consapevolezza di disporre di dati utili, che compresi e contestualizzati possono trasformarsi in utili informazioni sia per capire il mercato di riferimento, sia per rendersi conto della cultura interna all’azienda.

Raccolti i dati e trasformati in informazioni è possibile organizzare report di supporto per i differenti processi decisionali e attraverso la conoscenza elaborata avviare l’organizzazione verso l’innovazione. In questo modo, si potranno risolvere alcuni problemi aziendali fondamentali, dall’acquisizione e conservazione dei clienti, all’adozione di strategie di marketing mirate ed efficaci, dall'innovazione e sviluppo dei prodotti, al controllo e alla garanzia della qualità, ottenendo un vantaggio competitivo per il successo a breve e lungo termine.

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