IoT e AI al servizio dell’Ambiente

IoT e Ai con germoglio tra le mani

Quando si parla di sostenibilità ambientale spesso si sottolinea l’impatto negativo delle tecnologie sul mondo circostante. Se ci soffermiamo sull’uso di determinate innovazioni rispetto alle loro potenzialità però, è evidente che tutto dipende da come noi scegliamo di agire.

Pensiamo all'Internet of Things (IoT). Non solo gadget per il fitness, elettrodomestici parlanti che vorrebbero rivoluzionare la nostra vita quotidiana. L’IoT è tutto questo, ma anche molto di più.

La grande rete degli oggetti, capace di connettere un frigo con il supermercato ed ordinare i cibi che mancano. Ad esempio sarebbe in grado di favorire lo sviluppo di settori apparentemente "immuni" dalla sua influenza. Alcuni analisti del settore, sostengono che “l'Internet delle cose” sarà precursore di una nuova "rivoluzione industriale".

L'IoT, combinata all’Intelligenza Artificiale (AI), infatti, può essere utilizzato per promuovere stili di vita più sostenibili e aiutare ricercatori, pianificatori urbani e scienziati non solo a prevenire, ma anche a risolvere, problemi di natura ambientale. Ad esempio, l’IoT può offrire un supporto alla riduzione dell’inquinamento attraverso i sensori connessi.

Qual è, invece, il ruolo dell’AI in questo esempio?

Supponiamo che i dati rilevati dai sensori passino ad un software di AI. Dalla loro analisi, si potrebbero creare modelli predittivi o prescrittivi per individuare, con anticipo, le derive nei valori monitorati. Il rilevamento di tali discostamenti permetterà di mettere in atto azioni correttive prima che il processo vada fuori controllo.

Ma non solo, queste tecnologie possono essere di supporto l’agricoltura nella gestione delle risorse idriche in periodi di siccità, oppure monitorare gli eventi climatici per prevenire eventi catastrofici e molto altro ancora. Insomma, l'IoT e l’AI possono essere i più grandi alleati dell'ambiente.

Progetto RILIES

La prevenzione dei disastri ambientali è una delle questioni cruciali del nostro tempo. L'utilizzo di tecnologie come l’AI e l'IoT può aiutare a prevenire questi disastri in modo più efficace.

L’AI, grazie agli algoritmi di apprendimento automatico, consente di analizzare enormi quantità di dati ambientali e meteorologici per identificare tendenze e modelli che indicano un rischio di disastro. Combinando questa straordinaria capacità di analisi dell’intelligenza artificiale a dati in tempo reale provenienti da sensori IoT, come variazioni della temperatura, della pressione atmosferica, delle precipitazioni o molto altro ancora, è possibile permettere alle autorità locali e alle organizzazioni ambientali di prendere provvedimenti “preventivi” per affrontare eventuali conseguenze disastrose.

Un esempio pratico dell’uso di queste tecnologie in ambito ambientale è RILIES. Un’iniziativa finanziata grazie al Progetto LivingLab della Regione Calabra (Azione 1.3.2 del POR Calabria FESR FSE 2014-2020). Tramite un sistema innovativo, monitora il corso del fiume Esaro, nel Comune di Crotone. Fornendo informazioni sui livelli di pericolo e dei relativi stati di allerta da innescare. Ne avevamo già parlato qui.

Il territorio di Crotone è stato oggetto negli anni di eventi alluvionali, che hanno portato ingenti danni economici e perdita di vite umane. I due episodi più rilevanti sono stati quelli del 1996 e del 2020. Nel 14 ottobre 1996 Crotone subì un disastro determinato da una piena del fiume Esaro. La conseguente inondazione di una vasta area della città che causò la morte di 6 persone, migliaia di sfollati e danni a 358 imprese. Simile scenario si presentò tra il 21 e il 23 novembre 2020. Piogge intense e persistenti, fecero registrare precipitazioni cumulate pari a circa la metà dei valori della piovosità media annuale.

Per un’area fragile come quella a ridosso dell’Esaro, è evidente l’importanza della sperimentazione e dell’utilizzo di nuovi sistemi tecnologicamente avanzati in grado di supportare azioni di mitigazione del rischio idrogeologico fornendo, in tempi rapidi, rilevanti informazioni alle autorità competenti.

Il progetto di ricerca RILIES, ideato e realizzato da IFM S.r.l. e Università della Calabria con il supporto di Polo NET, è in grado di rispondere a queste problematiche di Gestione del Territorio e Mitigazione del Rischio Idrogeologico grazie ad un complesso sistema basato su IoT e intelligenza artificiale. I dati di monitoraggio provenienti dal sistema di sensori IoT, opportunamente elaborati dall’AI, sono disponibili per i decision maker. Piattaforme semplificate consentono l’analisi in real time dell’evoluzione dei fenomeni d’interesse oltre a prevedere sistemi di alert in caso di eventuali situazioni d’emergenza.

Il sistema messo in campo dal progetto RILIES, complementare al sistema di allertamento regionale fornito dalla Protezione Civile, fornisce un pieno supporto alle decisioni e un agile completamento tecnologico nelle scelte di pianificazione territoriale e di gestione delle emergenze. Inoltre, tale supporto, permette alle unità operative addette alla sicurezza di concentrare la loro azione nelle aree in cui è prossimo il manifestarsi di un'eventuale emergenza ed alla cittadinanza di fruire di un maggiore livello di sicurezza.

Se la sostenibilità ambientale persegue un modello di sviluppo in grado di mantenere l’equilibrio tra rispetto dell’ambiente e progresso socio-economico, il progetto Rilies rappresenta uno dei possibili risultati dello sviluppo di tecnologie a tutela dell’ambiente e degli esseri umani. Una risposta alle esigenze di Amministrazioni Comunali, e non solo, che affrontano l’impatto e le difficoltà di un clima che diventa giorno dopo giorno più imprevedibile. Il primo passo di un percorso che si spera continui, implementando il progetto RILIES e riportandolo anche in altri contesti.

Giorno 19 aprile presso la sala conferenze di Polo NET in Crotone saranno divulgati i dettagli di tale iniziativa

Per maggiori informazioni sul progetto RILIES visita la pagina dedicata o contattaci




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