SEMINARIO – SISTEMA DI RILEVAZIONE ALLUVIONE : IoT come strumento di prevenzione

Seminari

Si è svolto il 19 aprile, presso la sala “Francesco Costa” del Consorzio NET, un importante seminario a conclusione del progetto di Ricerca e Sviluppo RILIES – Sistema di rilevazione alluvione: IoT come strumento di prevenzione. L’evento è stato patrocinato dagli Ordini Professionali degli Ingegneri,  degli Architetti e dei Periti Industriali e dal Collegio dei Geometri. Numerosa la presenza di professionisti, rappresentanti istituzionali e cittadini interessati a conoscere le nuove frontiere dell’innovazione per la gestione delle emergenze legate ai rischi ambientali.  Attraverso l’intelligenza artificiale è possibile intervenire in modo mirato grazie all’attivazione dei sistemi di allerta precoce, anche noti come early warning systems, che possono essere fondamentali per salvare diecine di vite umane oltre a ridurre sensibilmente danni catastrofici.

La location di NET S.c.a.r.l. è stata sicuramente quella più opportuna per presentare i risultati del progetto di ricerca, tenuto conto della funzione svolta dal Polo di Innovazione Regionale nelle attività di animazione, tutoraggio e accompagnamento delle imprese operanti nel settore dell'ambiente, dei rischi naturali, delle energie rinnovabili e nella gestione ecosostenibile dei rifiuti. La compagine consortile aggrega oltre 70 aziende, diffuse su tutto il territorio nazionale, e 10 organismi di ricerca tra i quali il CNR, l'Università della Calabria, e l'Università Mediterranea di Reggio Calabria.

La società IFM S.r.l., leader nel campo dell’informatica e specificatamente in quello dell’intelligenza artificiale, è la capofila del raggruppamento che ha sviluppato il progetto unitamente al Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’Università della Calabria. L’impresa, aggregata al Consorzio NET, ha cofinanziato con proprie risorse il fabbisogno espresso dal Comune di Crotone offrendo uno strumento importante al territorio e alla comunità scientifica.

Il Presidente Borrelli del Consorzio NET, nei saluti iniziali, si è soffermato sul ruolo dei poli di innovazione calabresi ed in particolare su quello svolto dal Polo “Ambiente e Rischi Naturali” che ha ben due traiettorie di sviluppo strettamente connesse con il progetto RILIES, quella relativa al rischio idrogeologico e quella relativa ai sistemi di allerta precoci.

E’ subito seguito l’intervento del Sindaco Vincenzo Voce il quale ha ricordato che immediatamente dopo il suo insediamento, nel 2020, ha dovuto gestire un evento alluvionale che pur non avendo causato perdita di vite umane, ha comunque determinato notevoli danni e disfuzioni all’intero territorio crotonese. Quindi ha dichiarato un notevole interesse per il sistema progettato affinché si possano ridurre sensibilmente i rischi, rappresentando uno strumento di supporto alle decisioni che gli organi istituzionali sono chiamati a prendere in tempi contingentati in occasione di eventi meteorici estremi.

Un saluto ai lavori del seminario è stato poi espresso dai Presidenti degli Ordini professionali presenti: l’Ing. Antonio Grilletta, l’Arch. Francesco Livadoti e il Geom. Leonardo Marinello. Tutti hanno manifestato il notevole interesse per l’attività svolta indicando una serie di iniziative fondamentali per la gestione del territorio,  tra le quali sicuramente l’aggiornamento cartografico e di conseguenza l’attualizzazione degli strumenti urbanistici a diversa scala.

Si è passati quindi agli aspetti salienti dell’iniziativa con un’introduzione da parte dell’Ing. Salvatore Leto, Direttore Tecnico di NET S.c.ar.l. che ha indicato il percorso che ha portato alla realizzazione del progetto nell’ambito dell’Azione 1.3.2 del POR FESR FSE 2014-2020 mirata a individuare soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l’utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Labs. Percorso partito da un fabbisogno espresso dal comune di Crotone nell’ambito di un bando regionale, analizzato e sviluppato da IFM S.r.l. che assieme al Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’Università della Calabria, ha sviluppato il progetto, valutato poi positivamente dalla commissione preposta e poi realizzato. Importante il ruolo sinergico tra l’approccio scientifico dell’Ateneo di Cosenza e gli obiettivi di innovazione imprenditoriali della società di Catanzaro i quali, coniugati, hanno conseguito un risultato apprezzabile anche grazie alla partecipazione attiva dell’utente finale rappresentato proprio dal Comune ionico che aveva espresso il fabbisogno.

In qualità di Responsabile del Centro Operativo Comunale (COC) e di Protezione Civile l’Ing. Francesco Ciccopiedi ha illustrato le problematiche che ogni volta bisogna affrontare quando gli eventi meteorici cominciano ad essere significativi, con le diverse azioni previste dai protocolli ufficiali i quali a volte, in relazione alla rapidità di sviluppo dell’evento, possono essere tardivi benché assunti in tempi brevissimi. Da ciò l’intuizione di poter disporre di un sistema di monitoraggio diffuso che possa fornire informazioni puntuali e in tempo reale sull’evoluzione dello stato dei corsi d’acqua, da svilupparsi attraverso le tecnologie innovative basate su IoT, algoritmi di analytics e di intelligenza artificiale; intuizione espressa attraverso un fabbisogno dell’Ente locale alla Regione, poi perfezionato e implementato dalla società IFM e con il supporto scientifico dell’UNICAL.

L’intervento dell’Ing. Giancarlo Giaquinta, Responsabile Servizi Specialistici del Consorzio NET, è stato incentrato sull’attività di facility management per il monitoraggio delle variabili di interesse e per la restituzione digitale. Infatti, propedeutica all’attività di interpretazione ed elaborazione dei dati per l’ottenimento degli obiettivi prefissati, si è reso necessario, tramite drone e sistema LIDAR, un accurato rilievo di  sette chilometri dell’asta fluviale dell’Esaro che dalla foce vanno verso monte. Si sono rilevati i profili e le dimensioni delle diverse sezioni significative dell’alveo con strumenti topografici di altissima precisione. Infine, si è passati all’installazione di tre idrometri e tre stazioni di monitoraggio meteorologico che permettono l’acquisizione dei dati da remoto in quanto fondamentali per l’alimentazione del modello e dei sistemi di allerta implementati.

La parola è passata al Prof. Giuseppe Mendicino, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’UNICAL, che da studioso e profondo conoscitore delle problematiche locali connesse al rischio alluvione, essendosene occupato già dal 1996, ha ripercorso le principali tappe sul tema della difesa dal rischio idraulico ed idrogeologico in Calabria ed in particolare sul fiume Esaro; ha inoltre illustrato l’approccio innovativo del progetto, inverso rispetto a quello classico in cui si effettua la trasformazione degli afflussi meteorici in deflussi di piena, su cui si basa il sistema di allertamento oggi presentato. Particolare attenzione il Professore l’ha rivolta alla necessità che deve essere posta nella corretta manutenzione del territorio, in assenza della quale le previsioni non possono garantire l’affidabilità attesa.

Un’illustrazione dettagliata degli aspetti scientifici del progetto RILIES è stata offerta dal Prof. Alfonso Senatore, del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’UNICAL, che coadiuvato dall’Ing. Luca Furnari, ha descritto il sistema previsto, i risultati raggiunti e i possibili sviluppi futuri, sullo sfondo dei cambiamenti climatici che interessano e riguarderanno sempre più l’intero bacino del Mediterraneo e l’area costiera del Crotonese in particolare. In particolare il progetto, attraverso l’individuazione di corsi d’acqua “sentinella” sottoposti a monitoraggio delle variabili d’interesse, con un software specifico garantisce la disponibilità di un quadro dettagliato del livello di pericolo.

L’Ing. Giuseppe Pellegrino, responsabile R&S di IFM, ha illustrato tutte le caratteristiche della piattaforma IoT e Big Data Analyctics che è stata realizzata per interpretare i dati acquisiti e offrire un valido e tempestivo supporto alle decisioni per le istituzioni preposte alla gestione del territorio. Dati che vengono rilevati in tempo reale ed elaborati unitamente a quelli provenienti dalle serie storiche e acquisiti da altre fonti al livello nazionale. Tutto ciò per permettere alle unità operative addette alla sicurezza di concentrare la loro azione nelle aree in cui è prossimo il manifestarsi delle emergenze ed alla cittadinanza di fruire di un maggiore livello di sicurezza, legato alla disponibilità di informazioni territoriali specifiche. Il sistema permette inoltre di trasmettere informazioni alla cittadinanza in diverse modalità (sms, email, webapp, ecc.) con geolocalizzazione dell’area interessata dall’emergenza.

Le conclusioni del lavori sono state affidate al Dott. Aldo Ferrara, Presidente di Unindustria Calabria, che ha riportato la sua esperienza anche in ambito nazionale, dove molto spesso alcune eccellenze, come quelle illustrate durante il seminario, non sono conosciute, quindi non possono essere adeguatamente valorizzate e sostenute. Progetti di questo tipo, secondo il numero uno di Confindustria in Calabria,  devono continuare a svilupparsi, avendo tutte le peculiarità per rappresentare punti di riferimento tecnico-scientifici da diffondere su altri territori fino a farli diventare standard a livello nazionale. Quindi un forte invito a procedere su questa strada anche in considerazione delle notevoli potenzialità espresse dalle imprese e degli organismi di ricerca coinvolti, e dall’interesse delle istituzioni che, con i cittadini, rappresentano i fruitori di tali sistemi.


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Avv. Luigi Borrelli

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Ing. Vincenzo Voce

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Ing. Antonio Grilletta

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Arch. Francesco Livadoti

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Geom. Leonardo Marinello

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Ing. Salvatore Leto

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Ing. Francesco Ciccopeiede

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Ing. Giancarlo Giaquinta

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Prof. Giuseppe Mendicino

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Prof. Alfonso Senatore

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Ing. Giuseppe Pellegrino

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Dott. Aldo Ferrara

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