Antonia Abramo tra i protagonisti del panel “Il Vespucci incontra la tecnologia”: l’Intelligenza Artificiale al servizio di persone, imprese e PA

Nell’ambito delle attività promosse durante la sosta della nave scuola Amerigo Vespucci a Reggio Calabria, si è tenuto il panel “Il Vespucci incontra la tecnologia: lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale”, un’occasione di confronto ad alto livello organizzata in collaborazione con ANSA e trasmessa in diretta streaming.

L’incontro, ospitato nella Conference Hall del Villaggio IN Italia, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici ed esperti del settore. Tra i relatori, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Francesco Buccafurri, docente di Cybersecurity all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Rosario Varì, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Calabria, che ha evidenziato il ruolo strategico dell’innovazione per la crescita del territorio.

A portare la voce delle imprese sono stati Francesco Beraldi, presidente di Jakala Civitas, e Antonia Abramo, DG di IFM. Abramo ha evidenziato il ruolo sempre più strategico dell’IA come strumento trasversale e adattabile a tutti i processi aziendali, capace di incidere in molteplici ambiti – dalle risorse umane al marketing, fino alla produzione – e, soprattutto, all’interno della PA, attraverso la dematerializzazione e l’efficientamento dei processi amministrativi trasformando radicalmente il rapporto tra cittadini, imprese e PA. 

IFM, da quasi 40 anni impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la PA e le imprese, ha anche condiviso il proprio impegno nella computer vision per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, a dimostrazione di un’innovazione al servizio delle persone. Un impegno che testimonia la visione dell’azienda: innovare mettendo la tecnologia al servizio della sicurezza, dell’efficienza e del benessere collettivo.

Abramo ha sottolineato quanto sia fondamentale un’animazione culturale diffusa per favorire un’adozione consapevole e inclusiva dell’Intelligenza Artificiale, capace di generare impatto positivo e duraturo nella società superando barriere culturali e operative.

In chiusura, Abramo ha rimarcato come l’innovazione digitale possa e debba essere uno strumento per ridurre le disuguaglianze, in particolare quelle di genere. L’accesso paritario alle competenze STEM e ai settori tecnologici rappresenta una leva fondamentale per promuovere l’autonomia economica e la valorizzazione del talento femminile, contribuendo a costruire un mercato del lavoro più equo, inclusivo e sostenibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *