Il limite della sorveglianza passiva
In Italia, l’uso della videosorveglianza in ambito aziendale è in forte crescita: secondo un’indagine 2024, oltre il 50% delle imprese ha già adottato telecamere per motivi di sicurezza, e il 38% intende potenziare i propri sistemi entro l’anno. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si tratta ancora di un sistema passivo: le immagini vengono consultate dopo un evento, per ricostruire dinamiche e responsabilità.
Nella sicurezza sul lavoro questo approccio si traduce in un’analisi post-incidente, senza alcun effetto preventivo. Comportamenti a rischio, posture scorrette, assenza di DPI o anomalie operative spesso restano inosservati fino al verificarsi dell’infortunio.
Dalla reazione alla prevenzione: il ruolo dell’intelligenza artificiale
La vera rivoluzione arriva grazie all’integrazione tra videosorveglianza e intelligenza artificiale, in particolare con l’impiego della computer vision. Le telecamere diventano così strumenti intelligenti, in grado di rilevare comportamenti pericolosi in tempo reale e attivare allarmi automatici prima che si verifichi un danno.
I vantaggi sono concreti:
- Monitoraggio continuo e real time di posture scorrette, mancanza di DPI, accessi non autorizzati.
- Segnalazione automatica di situazioni a rischio, con classificazione della gravità (pSIF).
- Supporto oggettivo alle decisioni tramite dati standardizzati.
- Riduzione della soggettività nelle segnalazioni e maggiore tempestività d’intervento.
IFM e la sicurezza intelligente
IFM porta questa trasformazione nelle aziende italiane, in tutti i contesti ad alto rischio: dalla fabbrica al cantiere. Le nostre soluzioni sono pensate per potenziare — non sostituire — il ruolo umano nella prevenzione, offrendo un supporto efficace a HSE manager e responsabili della sicurezza.
In più:
- Soluzioni pienamente GDPR compliant
- Nessuna identificazione personale o biometrica
- Tutela della privacy e della dignità dei lavoratori
Un nuovo paradigma culturale
La prevenzione degli infortuni non può più essere solo retrospettiva. Con l’IA, la sicurezza evolve: da verifica postuma a capacità predittiva. L’intelligenza artificiale, se governata con etica e competenza, può diventare uno strumento straordinario per salvaguardare la vita e la salute delle persone.
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